Website powered by

CAMI alla Camera dei Deputati. Possibile collaborazione con la filiera della semplificazione agricola

Facebook
LinkedIn
WhatsApp
Telegram
Email
Print
CAMI alla Camera dei Deputati. Possibile collaborazione con la filiera della semplificazione agricola

Il 15 maggio scorso, i membri del CAMI – Consorzio Affumicatori Maestri Italiani, su impulso dell’Onorevole Calogero Pisano, sono stati ricevuti presso la Sala Tatarella della Camera dei Deputati per illustrare gli obiettivi del loro progetto mirato a preservare e valorizzare la produzione di salmone affumicato in Italia.

Per CAMI erano presenti oltre al presidente del Consorzio Gianpaolo Ghilardotti (patron dell’azienda parmense Foodlab) e al vicepresidente Riccardo Massetti (SQS Network sas), gli altri tre soci fondatori, ovvero Antonio Mancuso (Sicily Food), delegato a curare i rapporti istituzionali in Italia e in Europa, Davide Brebbia (Starlaks) e Luigi Paolo Mondini (Agroittica).

Le parole di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy

“Rivolgo un plauso ai fondatori del Consorzio che hanno investito nella valorizzazione del salmone lavorato così da promuovere e difendere gli alti standard produttivi di un comparto in crescita a livello nazionale e internazionale. Grazie all’operato di CAMI, i consumatori oggi hanno la certezza di acquistare un prodotto autentico, tracciabile e di alta qualità che porta con sé l’eccellenza. Attraverso controlli costanti e trasparenti, il Consorzio assicura che il salmone Made in Italy mantenga le sue caratteristiche distintive e la sua identità unica, ora certificata a beneficio di ogni consumatore. Questa industria si sta sviluppando non solo grazie agli allevamenti particolarmente curati e innovativi, ma anche grazie alla capacità di trasformare la materia prima in una grande varietà di prodotti. L’arte dell’affumicatura nel nostro Paese viene eseguita con grande maestria, utilizzando legni pregiati e tecniche tradizionali così da portare sulle tavole un altro prodotto sano, dal sapore unico e raffinato. CAMI è un esempio della volontà di imprenditori illuminati che intendono condividere le loro esperienze così da valorizzare gli alimenti assicurando tracciabilità, sicurezza alimentare, sostenibilità e attenzione al benessere animale”.

Parole che hanno fatto da preludio all’invito dell’Onorevole Saverio Romano, presidente della Commissione Bicamerale per la Semplificazione, che ha invitato i rappresentanti del Consorzio a collaborare con la filiera della semplificazione agricola già collaudata e ben funzionante.

Il dottor Giacomo Vigna, nel riprendere parola, ha palesato la possibilità dell’inserimento dei rappresentanti di CAMI fra i componenti del tavolo dell’Agroindustria a supporto dei lavori del Ministero dell’Agricoltura, di quello delle Imprese e del Made in Italy e, auspicabilmente, dei ministeri per il Commercio con l’Estero e della Sanità con l’obiettivo comune di portare avanti una politica di sostegno alle imprese virtuose con regole uguali sia a livello nazionale che internazionale.

Dalle parole ai fatti. Seguirà a breve un secondo appuntamento con i rappresentanti di CAMI, per concordare insieme un piano di lavoro da avviare al più presto.

Antonio Mancuso, delegato CAMI ai rapporti istituzionali in Italia e in Europa e primo sostenitore dell’iniziativa, ha così commentato: “CAMI si è attivato, a fianco dell’associazione europea ESSA, al fine di ottenere che a Bruxelles, in Commissione ENVI (Commissione Europea per l’ambiente, e la sicurezza alimentare) prima e in Parlamento poi venisse rigettato il tentativo, promosso dai deputati polacchi, di bloccare la proposta di atto delegato sulle norme di igiene alimentare per i prodotti di origine animale (che modifica gli allegati II e III al regolamento (CE) n. 853/2004 che integra il regolamento (CE) n. 178/2002). L’ atto delegato, in vigore dal 9 maggio, permetterà di ulteriormente garantire la sicurezza dei consumatori, la trasparenza e la concorrenza leale, regolamentando i tempi e le temperature di congelamento del salmone affumicato, il nuovo regolamento di fatto impedirà ai produttori polacchi di indicare ‘prodotto fresco’ anziché ‘decongelato’ sulle confezioni vendute sul mercato italiano questo è stato il primo goal portato a segno. Nei prossimi mesi ce ne saranno altri. La mission del Consorzio è e portare chiarezza e trasparenza in questo settore. Un ringraziamento a tutti i membri del Governo per aver creduto nel nostro consorzio e per averci supportato nelle nostre azioni a Bruxelles “.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Pocket
WhatsApp
Non perdere niente! Iscriviti alla nostra newsletter.

Lascia un commento